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Escursioni nei dintorni

Oltre alle escursioni in Sicilia più conosciute come la visita ai mosaici della Villa Romana del Casale, dei resti archeologici di Morgantina, Philosophiana, Rossomanno, Montagna di Marzo, e del museo di Aidone, già presentate in altra sezione del sito, rimanendo nei dintorni, vale sicuramente la pena andare a Caltagirone (città famosa per le sue ceramiche, e non solo...) abbinando a questa escursione una sosta a Mirabella Imbaccari (detta la "città del tombolo").

Inoltre, Piazza Armerina, per la sua posizione geografica, è un'ottima base per escursioni giornaliere a Palermo, Gela, Agrigento, Catania, Taormina e le Gole dell'Alcantara, Siracusa, Ragusa, Noto etc. Data la notorietà di queste mete turistiche, ci limitiamo qui a fornirvi qualche indicazione su come raggiungerle facilmente da Piazza Armerina.

AGRIGENTO
Agrigento è facilmente raggiungibile in macchina in circa un paio d'ore. Chi fosse interessato a minimizzare i tempi di trasferimento e viaggiare su strade a scorrimento veloce, può raggiungere Enna da Piazza Armerina percorrendo la SS 117 bis, da lì proseguire per Caltanissetta lungo la SS 122 o in autostrada, e successivamente percorrere la SS 640 fino ad Agrigento. In totale si percorrono circa 125 km.
In alternativa si può andare fino a Gela sempre percorrendo la SS 117 bis e da Gela proseguire in direzione Licata lungo la SS 115 e, superata quest'ultima, verso Agrigento. In totale si percorrono circa 110-120 km.

CALTAGIRONE
Caltagirone è un grosso centro, appartenente alla provincia di Catania, che dista circa 30 km da Piazza Armerina, agevolmente raggiungibile percorrendo la SS 117 bis in direzione Gela fino alla diramazione di Gela, Caltagirone e Piazza Armerina, immettendosi poi sulla SS in direzione Catania e Siracusa. In alternativa si può andare da Piazza Armerina verso Mirabella Imbaccari, e proseguire poi lungo la SP 16 in direzione Caltagirone.
Le origini di Caltagirone risalgono al V millennio a. C., il nome deriva dall'arabo Qal'at al Ghàrun, ossia "Collina dei vasi", in quanto era già fiorente all'epoca (828) l'attività artigianale di costruzione di vasi in ceramica .
La dominazione araba ebbe termine con l'arrivo dei Normanni del Conte Ruggero d'Altavilla. La vittoria definitiva dei Normanni sugli Arabi fu sancita il 25 luglio del 1090, giorno nel quale si celebra San Giacomo, patrono della città. L'evento viene commemorato ancora oggi con un corteo storico e con l'illuminazione della scala di Santa Maria del Monte.
Una figura importante nella storia della città è rappresentata da don Luigi Sturzo, sindaco per un quindicennio, fondatore della Scuola di Ceramica, che ancora oggi svolge un ruolo di primaria importanza per la formazione delle nuove generazioni di artigiani ceramisti.
A Caltagirone è diffuso e fiorente un artigianato di oggetti in ceramica che vanno dai piatti ai vasi di varie forme e dimensioni, ad oggetti di arredamento sia per interno che per esterno in vari stili.
Oltre ai vari negozi di rivendita di oggetti in ceramica che si ritrovano dappertutto, è allestita una mostra-mercato permanente della ceramica in cui sono esposti prodotti opera di artigiani non solo locali ma anche di altre città Siciliane.
Si può quindi sfruttare questa opportunità per ammirare in sol colpo i prodotti artigianali in ceramica di diverse località Siciliane.
La qualità pregevole delle ceramiche esposte merita senz'altro un'escursione in città.
Caltagirone ha comunque tante altre cose che la rendono famosa, come ad es. la celebre e spettacolare scalinata di S. Maria Del Monte, che, oltre a destare meraviglia per la sua lunghezza e ripidità, ha tutte le alzate dei gradini interamente ricoperte di finissime maioliche.
Meritano di essere visitati anche i suoi giardini pubblici.

Oltre alle escursioni in Sicilia più conosciute come la visita ai mosaici della Villa Romana del Casale, dei resti archeologici di Morgantina, Philosophiana, Rossomanno, Montagna di Marzo, e del museo di Aidone, già presentate in altra sezione del sito, rimanendo nei dintorni, vale sicuramente la pena andare a Caltagirone (città famosa per le sue ceramiche, e non solo...) abbinando a questa escursione una sosta a Mirabella Imbaccari (detta la "città del tombolo").

Inoltre, Piazza Armerina, per la sua posizione geografica, è un'ottima base per escursioni giornaliere a Palermo, Gela, Agrigento, Catania, Taormina e le Gole dell'Alcantara, Siracusa, Ragusa, Noto etc. Data la notorietà di queste mete turistiche, ci limitiamo qui a fornirvi qualche indicazione su come raggiungerle facilmente da Piazza Armerina.

AGRIGENTO
Agrigento è facilmente raggiungibile in macchina in circa un paio d'ore. Chi fosse interessato a minimizzare i tempi di trasferimento e viaggiare su strade a scorrimento veloce, può raggiungere Enna da Piazza Armerina percorrendo la SS 117 bis, da lì proseguire per Caltanissetta lungo la SS 122 o in autostrada, e successivamente percorrere la SS 640 fino ad Agrigento. In totale si percorrono circa 125 km.
In alternativa si può andare fino a Gela sempre percorrendo la SS 117 bis e da Gela proseguire in direzione Licata lungo la SS 115 e, superata quest'ultima, verso Agrigento. In totale si percorrono circa 110-120 km.

CALTAGIRONE
Caltagirone è un grosso centro, appartenente alla provincia di Catania, che dista circa 30 km da Piazza Armerina, agevolmente raggiungibile percorrendo la SS 117 bis in direzione Gela fino alla diramazione di Gela, Caltagirone e Piazza Armerina, immettendosi poi sulla SS in direzione Catania e Siracusa. In alternativa si può andare da Piazza Armerina verso Mirabella Imbaccari, e proseguire poi lungo la SP 16 in direzione Caltagirone.
Le origini di Caltagirone risalgono al V millennio a. C., il nome deriva dall'arabo Qal'at al Ghàrun, ossia "Collina dei vasi", in quanto era già fiorente all'epoca (828) l'attività artigianale di costruzione di vasi in ceramica .
La dominazione araba ebbe termine con l'arrivo dei Normanni del Conte Ruggero d'Altavilla. La vittoria definitiva dei Normanni sugli Arabi fu sancita il 25 luglio del 1090, giorno nel quale si celebra San Giacomo, patrono della città. L'evento viene commemorato ancora oggi con un corteo storico e con l'illuminazione della scala di Santa Maria del Monte.
Una figura importante nella storia della città è rappresentata da don Luigi Sturzo, sindaco per un quindicennio, fondatore della Scuola di Ceramica, che ancora oggi svolge un ruolo di primaria importanza per la formazione delle nuove generazioni di artigiani ceramisti.
A Caltagirone è diffuso e fiorente un artigianato di oggetti in ceramica che vanno dai piatti ai vasi di varie forme e dimensioni, ad oggetti di arredamento sia per interno che per esterno in vari stili.
Oltre ai vari negozi di rivendita di oggetti in ceramica che si ritrovano dappertutto, è allestita una mostra-mercato permanente della ceramica in cui sono esposti prodotti opera di artigiani non solo locali ma anche di altre città Siciliane.
Si può quindi sfruttare questa opportunità per ammirare in sol colpo i prodotti artigianali in ceramica di diverse località Siciliane.
La qualità pregevole delle ceramiche esposte merita senz'altro un'escursione in città.
Caltagirone ha comunque tante altre cose che la rendono famosa, come ad es. la celebre e spettacolare scalinata di S. Maria Del Monte, che, oltre a destare meraviglia per la sua lunghezza e ripidità, ha tutte le alzate dei gradini interamente ricoperte di finissime maioliche.
Meritano di essere visitati anche i suoi giardini pubblici.

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MIRABELLA IMBACCARI
La cittadina di Mirabella Imbaccari dista circa 16 km da Piazza Armerina percorrendo la SP 16, è detta la "città del tombolo" per la tradizione, che tuttora si tramanda di generazione in generazione di giovani ragazze, di eseguire al tombolo pregiati merletti artigianali.
L 'Opera del Tombolo, gestita dalle suore dell'Istituto Santa Dorotea, ha dato un decisivo contributo nel tramandare quest'arte che ancor oggi si perpetua e che crea un prodotto di altissima qualità, unico per tipicità nel mondo.
Il Tombolo è l'attività artigianale mirabellese per eccellenza e viene considerata il simbolo della cittadina. E' un'arte che nasce dalle abili mani delle ricamatrici del luogo, le quali lavorano un finissimo pizzo di fili di lino o cotone, che vengono avvolti in piccoli fusi di legno. Il ricamo nasce seguendo uno schema disegnato su un cartoncino, che viene fissato su un cuscino cilindrico, il Tombolo appunto. Avendone l'occasione è veramente uno spettacolo vedere all'opera un'abile ricamatrice che manipola i fusi.
A Mirabella Imbaccari è allestita una mostra-mercato permanente di merletti, abiti ed arredi a tombolo (tel. 0933-991620) in cui vengono esposti i lavori eseguiti da tante ragazze.
Alcuni sono dei veri e propri capolavori per la qualità e le dimensioni, vale veramente la pena di fermarsi ad ammirarli.
È possibile commissionare, previo accordo con le dirette interessate, l'esecuzione di lavori a tombolo con soggetti scelti dal committente.
La mostra è stata inaugurata nel 1986 e attualmente è ospitata nei locali della ex Scuola Media in v. A. De Gasperi, in attesa che venga realizzata una sede più consona.

ENNA E IL LAGO DI PERGUSA
Enna e il lago di Pergusa distano circa quaranta km da Piazza Armerina. Si raggiunge in circa mezzora di macchina percorrendo la SS 117 bis (strada a scorrimento veloce).
Enna è la provincia più alta d'Italia (900 m s.l.m), vi segnaliamo: il Castello di Lombardia, il museo archeologico di Palazzo Varisano, il museo Alessi.
Già frequentata durante l'Età del Bronzo (XVII-XIV secolo a.C.), l'antica rocca fortificata di Enna acquista importanza sul finire del V secolo a.C. al contatto con l'ambiente siracusano.
Ribellatasi senza successo ai Romani durante la seconda guerra punica e duramente provata dalle guerre servili, vide rifiorire le proprie attività economiche durante la dominazione degli arabi. Poche sono le tracce dell'antico abitato oggi visibili: l'acropoli è rimasta interamente seppellita sotto le fondamenta del Castello di Lombardia, dell'antico santuario dedicato a Demetra e Kore rimangono soltanto le descrizioni di Cicerone, un'iscrizione ai piedi della rocca e, nel vicino castello, i grandi serbatoi campanati scavati nella roccia, probabilmente utilizzati come silos per il grano. Tutti i reperti provenienti dalle necropoli di Vallone Pisciotto, Monte Salvo e Spirito Santo e le statuette votive ritrovate nelle numerose grotte sulle pendici della città si trovano nel Museo Archeologico di Palazzo Varisano e nel Museo Alessi. In quest'ultimo è esposta anche una splendida collezione numismatica.
A pochi minuti dal lago di Pergusa, luogo del mitico rapimento di Persefone (o Kore), su una collina già abitata nella tarda Età del Rame, i resti di Cozzo Matrice indicano l'esistenza di un centro indigeno ellenizzato di grande importanza. Da visitare, nell'Area Sacra, il sacello del VI-V secolo a. C. dedicato al culto di Demetra, Kore e Mercurio e le necropoli con tombe rupestri greco-indigene a cella e a camera. Attorno al lago di Pergusa corre un circuito automobilistico sede di varie gare (formula 3).
A pochi km da Enna, percorrendo la SS 290 verso Petralia, a poco più di un chilometro da Calascibetta, dopo un boschetto si trova una carreggiata che porta a Realmese, un sito archeologico in cui si trovano quattro necropoli (Malpasso, Calcarella, Cozzo S. Giuseppe, Valle Coniglio) che dimostrano la frequentazione del sito dal tardo neolitico fino al sec. V a.c.
Ancora qualche chilometro in macchina e poche centinaia di metri di strada a piedi, e, dopo aver oltrepassato una cava di pietra in disuso, si giunge alla necropoli, subito riconoscibile per le numerose aperture ricavate su una parete rocciosa. Complice il silenzio, rotto solo dal cinguettio degli uccelli e dal soffio del vento, circa trecento tombe a forno, pur non conservando più nulla dell'antico uso, continuano a suggestionare e ad affascinare. Poco distante da Realmese si trova la necropoli di Malpasso, risalente al 2000 a.C. formata da cinque tombe a grotticella.

PALERMO
Palermo è facilmente e comodamente raggiungibile da Piazza Armerina in auto. E' attivo un veloce, comodo e confortevole servizio di linea in corriera che collega Piazza Armerina a Palermo (in poco più di due ore) passando per Enna e il lago di Pergusa.
Chi volesse raggiungerla in treno approfittandone per attraversare l'entroterra Siciliano e godersi la vista di scorci panoramici insoliti (e comunque diversi da quelli visibili dall'autostrada), armandosi di un pò di pazienza, può raggiungere Palermo partendo da Piazza Armerina per Dittaino (con la corriera che effettua il servizio sostitutivo delle FF.SS.) e da lì proseguire in treno fino a Palermo. Il viaggio dura circa 3-4 ore.

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GELA
Gela dista poco più di una quarantina di km da Piazza Armerina. Si raggiunge in circa mezzora di macchina percorrendo la SS 117 bis (strada a scorrimento veloce). Non sono consigliabili altri mezzi in quanto solo nel periodo estivo viene attivato un servizio di corriere che da Piazza Armerina portano ai lidi della costa Gelese.
Antica colonia greca fondata intorno al 690 a.C. ebbe momenti di grande influenza in tutta la Sicilia orientale, fino alla sua distruzione ad opera dei Cartaginesi nel 405 a.C.
Ripopolata dal tiranno di Siracusa Timoleonte nel IV sec. a.C. fu definitivamente distrutta dagli Agrigentini nel 282 a.C. per poi tornare a popolarsi soltanto nel 1233 sotto Federico II col nome di Terranova. Dal 1927 ha ripreso il nome Gela.
A Gela segnaliamo il museo, in cui sono esposti materiali provenienti dai nuovi scavi di Gela e dal territorio di Caltanissetta, oltre alle collezioni Navarra e Nocera. Gli oggetti esposti abbracciano un arco di tempo che va dall'età del bronzo a quella greco-romana fino al medioevo.
Accanto al museo si possono visitare i resti dell'antica Acropoli della città greca.
Per chi volesse godere del mare siciliano, subito a nord di Gela, in direzione Licata e Agrigento, si incontrano nell'arco di pochi km, diverse spiagge attrezzate (lidi di Manfria, Falconara, Margherita, Orlando, etc.). In ogni caso, le spiagge si estendono per svariati chilometri permettendo, a chi volesse stare in tranquillità, di trovare angoli di spiaggia "a bassissima densità di bagnanti".

RAGUSA
Per raggiungere Ragusa in auto da Piazza Armerina, conviene imboccare la SS 117 bis in direzione Gela (45 km circa) e proseguire lungo la SS 115, oltrepassata Vittoria (30 km) si attraversa Comiso (6 km dopo Vittoria) e dopo circa 8 km si incrocia la SS 514. Proseguendo lungo la SP per 8 km, si giunge infine a Ragusa. In totale si percorrono poco più di 100 km.

SIRACUSA
Siracusa è facilmente e comodamente raggiungibile da Piazza Armerina in auto, percorrendo la SS 117 bis da Piazza Armerina in direzione Gela fino allo svincolo con la SS 417 (a scorrimento veloce) e da qui proseguire in direzione Caltagirone e, superata quest'ultima, proseguire per circa 40 km (superato lo svincolo per Palagonia) fino all'incrocio con la SP (riconoscibile perchè è l'unica alberata) che dopo 18 km incrocia la SS 114 che porta fino a Siracusa evitando di arrivare fino alle porte di Catania. Da un certo punto in poi la SS 114 è in pratica la costruenda autostrada CT-SR.
In alternativa si può raggiungere Catania via autostrada (vedi le relative indicazioni) e proseguire direttamente fino a Siracusa.
Non è raggiungibile direttamente in corriera da Piazza Armerina, ci si può recare a Catania e da lì proseguire.

TAORMINA E LE GOLE DELL'ALCANTARA
Taormina è facilmente raggiungibile in auto da Piazza Armerina. Basta seguire le indicazioni per raggiungere Catania nella sezione come raggiungerci e dall'autostrada A19 CT-PA proseguire direttamente lungo l'autostrada A18 CT-ME e uscire allo svincolo per Taormina. In totale si percorrono circa km 135.
Le Gole dell'Alcantara sono raggiungibili dallo svincolo per Giardini - Naxos (Taormina Sud) dell'autostrada A18 Catania-Messina, si imbocca la statale 185 in direzione di Francavilla di Sicilia. Percorsi 13 km, poco prima di giungere a Motta di Camastra (cartello giallo indicante le gole) si svolta a sinistra e, passando per un cancello, si entra in un largo spiazzo dove si parcheggia. Accanto al bar - ristorante inizia la scala che scende, tra fichi d'india e grandi cespugli di euforbia attaccati tenacemente alle rocce, sino al letto del fiume.
Le Gole dell'Alcantara nascono molto tempo fa, dall'eruzione, da parte del cratere Mojo a Nord dell'Etna, di un'enorme quantità di lava che si fece strada fino al mare.
Il nome del fiume e della valle omonima, trova le sue origini nel periodo di dominazione araba, "Al Qantarah", e si riferisce al ponte ad arco costruito dai Romani e capace di resistere alle irrompenti piene del fiume.
Il percorso del fiume di lava è seguito da un corso d'acqua che si fa strada liberando due alte pareti di basalto caratterizzate da affascinanti forme prismatiche.
Le gole sono visitabili quando l'acqua del fiume è bassa. Stivali e salopette (si possono affittare in loco) sono l'equipaggiamento necessario per evitare di bagnarsi nelle acque sempre molto fredde.

 

 

Bed and Breakfast a Piazza Armerina, La Casa sulla Collina d'Oro - Via P. Mattarella, snc - 94015 Piazza Armerina (Enna) Sicilia - Italy
Tel.: +39 0935 89680/684148 Mobile: +39 333 4668829 E-mail: info@lacasasullacollinadoro.it