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Piazza Armerina


Piazza Armerina è una cittadina di circa 23.000 abitanti, si trova sui monti Erei a circa metà strada tra Enna e Gela percorrendo la SS 117 bis.
È posizionata al centro di un territorio ricco di acqua e vegetazione che si estende per migliaia di ettari offrendo la possibilità di salutari passeggiate in un ambiente incontaminato lungo percorsi che si snodano attraverso i boschi e che richiamano visitatori provenienti da tutta l’isola. Alcuni di questi percorsi fanno parte di circuiti ben conosciuti dagli amanti della natura e del trekking.
Oltre ad essere famosa per la Villa Romana del Casale, la città ha un passato ricco di storia e ne sono testimonianza le sue tante chiese e i suoi palazzi, costruiti per la maggior parte in pietra arenaria, in cui si mescolano stili dal gotico-normanno all’arabo al barocco, ancora in ottimo stato di conservazione.
Una visita al centro storico della città merita senz’altro di essere inserita fra le tappe di una gita turistica in Sicilia.
Vi suggeriamo un percorso lungo le vie del centro storico che vi permetterà in poche ore di visitare i monumenti e le chiese più importanti della città e nello stesso tempo di immergervi in scorci di vita quotidiana in una dimensione ormai persa nelle nostre attuali citttà e che val la pena di “riscoprire”. A voi la scelta di uscire da questo percorso per scoprire da soli con più calma, quanto non è compreso lungo questo itinerario (scorci inediti di palazzi patrizi, monumenti ed edifici religiosi, giardini pensili, vicoli e viuzze di grande suggestione e ulteriori occasioni di shopping che vi si offriranno).
I principali monumenti ed edifici (quasi tutti) della città sono ben illuminati, si può quindi considerare l’opportunità di una visita durante le ore serali che permette alla città di presentarsi con un fascino veramente particolare.
Gli amanti dei dolci non possono perdere l’occasione di gustare l’ottima pasticceria locale, in cui eccelgono le “paste di mandorle” prodotte in svariate versioni e gusti e i dolci a base di ricotta (cannoli, bocconcini, etc.).

I Quartieri Storici di Piazza Armerina

I quartieri storici della città di Piazza Armerina sono quattro: Canali, Casalotto, Castellina e Monte.
Quest’ultimo era il quartiere dei nobili: in esso si trovano la maggior parte dei palazzi delle famiglie patrizie della città, il Duomo e diverse altre chiese.

La maggior parte delle case dei quartieri storici è situata su due colli e presenta le caratteristiche tipiche dei borghi medievali, con un reticolo di strade secondarie — spesso viuzze in cui si può passare soltanto a piedi.
Una visita a questi quartieri è un’occasione di salutare trekking urbano.


La Parte Moderna della Città

La parte moderna di Piazza Armerina presenta giardini pubblici e lunghi viali alberati che, durante la sera — soprattutto nei mesi estivi — si animano grazie all’usanza dello struscio.

Il Viale Gen. Cascino è il luogo deputato per eccellenza a questa tradizione: lungo di esso si trovano numerosi bar, snack bar e pizzerie, dove si può godere del fresco serale conversando comodamente nei tavoli all’aperto allestiti durante la stagione estiva.


Itinerario di Visita

Da Piazza Gen. Cascino al Centro Storico

Partendo da Piazza Gen. Cascino, dedicata all’eroe della prima guerra mondiale, si può iniziare la visita percorrendo la breve salita di S. Stefano, da cui si gode la vista dell’omonima chiesa, del Teatro Garibaldi e della Commenda (inizio XII secolo), appartenuta prima all’ordine degli Ospedalieri e poi ai Cavalieri di Malta, oggi monumento nazionale.

In cima alla salita si imbocca via Garibaldi (un tempo detta “strata o’ principe”, forse per le famiglie nobili che vi abitavano, come i Giardinelli-Starrabba), che conduce in via Marconi, a due passi da Piazza Garibaldi — il vero “centro” della vita cittadina.


Piazza Garibaldi e Dintorni

In Piazza Garibaldi si trovano:

  • il Palazzo di Città, con il salone affrescato sede del Consiglio Comunale e, al piano terra, il cosiddetto Circolo dei Nobili;

  • la Chiesa di Fundrò, dedicata a S. Rocco, con un bellissimo portale barocco sormontato da una meridiana;

  • il Palazzo Capodarso e l’ex Convento dei Benedettini (XVII secolo), oggi sede del Municipio e di uffici comunali.

Proseguendo lungo via Cavour, si incontra Palazzo Demani Canicarao, per anni sede dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo.
Poco più avanti, si giunge all’ex Convento dei Francescani, già sede dell’ospedale civile “M. Chiello”, con un balcone barocco attribuito a un Gagini.
Dello stesso complesso fa parte la Chiesa di S. Francesco, con campanile conico rivestito di maiolica variopinta e un elegante chiostro di epoca precedente.


La Cattedrale e il Piano Cattedrale

Superata la curva, si viene sovrastati dalla mole della Cattedrale.
Dopo pochi metri si raggiunge l’ingresso laterale est del Duomo: il Piano Cattedrale, a 721 m s.l.m., è il punto più alto della città e un autentico belvedere naturale.

L’interno del Duomo, decorato con stucchi delicati, trasmette un senso di pace.
Vi si trova il Museo Diocesano, che custodisce:

  • il vessillo della Madonna delle Vittorie, donato da Papa Alessandro II al Conte Ruggero d’Altavilla;

  • un ostensorio del XVIII secolo in oro e argento tempestato di pietre preziose;

  • una Croce lignea dipinta su entrambi i lati;

  • vari dipinti e arredi sacri.

Nella piazza si può ammirare la statua del barone Marco Trigona e godere di un’ampia vista panoramica.
A lato si trova il Palazzo Trigona (XVIII secolo), destinato a diventare sede museale, che guarda la parte gotico-catalana del Duomo — l’antica chiesa preesistente.


Discesa per il Quartiere Monte

Da qui si può discendere lungo via Monte (“strata Mastra”), fiancheggiata da un fitto reticolo di viuzze che scendono verso la parte bassa del quartiere.

Giunti in Piazza Gen. Giunta (ex Piazza Monte), si prosegue lungo via Crocifisso fino al Piano Crocifisso, dove si trova la Collegiata del SS. Crocifisso, punto di partenza della processione del Venerdì Santo.
A pochi metri, la Chiesa di San Martino (XI secolo), la più antica della città.

Proseguendo per via S. Nicolò, si raggiunge la Chiesa della Madonna della Catena e, risalendo via Monte, la Chiesa degli Angeli Custodi.


Verso il Castello Aragonese

Proseguendo per via Parisi e via Tudisco, si arriva in via Crescimanno, poi in via Velardita, fino a giungere in Piazza Castello, dominata dall’imponente Castello Aragonese (fine 1300).

Sulla destra si trovano la Chiesa e il Convento della Madonna della Neve, mentre di fronte sorgono i Palazzi Starrabba e Velardita.


Il Collegio dei Gesuiti e le Chiese di S. Anna e S. Ignazio

Scendendo lungo via Vittorio Emanuele III, si costeggia il Collegio dei Gesuiti, oggi sede della Biblioteca Comunale e dell’Assessorato allo Sport, Spettacolo e Turismo.
All’ingresso si apre una scalinata che conduce al chiostro con alti portici in mattoni.

Nello slargo si ammira il portale della Chiesa di S. Anna, mentre poco più in basso si incontra la Chiesa di S. Ignazio di Loyola, con facciata convessa e scala in pietra lavorata.

In fondo alla via si ritorna in Piazza Garibaldi.


Da Via Umberto I al Seminario Vescovile

Attraversata la piazza, si imbocca via Umberto I (“a’ strata e’ m’rcanti” o “strata a’ fera”), antica via dei mercanti e delle fiere.
Subito a destra si trova la Chiesa del Purgatorio, con campanile conico rivestito di maiolica colorata.

Proseguendo, si imbocca via Cammata, dove sorgono il Palazzo e il Seminario Vescovile, complesso formato dall’ex Convento dei Domenicani e dalla Chiesa di S. Vincenzo.
La Diocesi di Piazza fu istituita nel 1807 da Papa Pio VII; il Seminario fu riaperto nel 1850.


Ultimo Tratto del Percorso

Tornando su via Umberto I, si raggiunge il Largo S. Giovanni.
Poco prima si trovano l’ex Convento e Chiesa di S. Chiara, già sede dell’Istituto Magistrale.
Di fronte, la Chiesa di S. Lorenzo e, sulla sinistra, la Chiesa di S. Giovanni Evangelista (XVIII secolo), riccamente affrescata da G. Borremans e con una suggestiva cantoria in ferro battuto.

Proseguendo fino a Piazza Martiri d’Ungheria (ex Piano Teatini), si incontra la Torre del Padre Santo, un tempo parte delle mura di cinta.

Scendendo per via S. Stefano, si ritorna al punto di partenza.


Altre Mete di Interesse

La visita non si esaurisce qui: meritano attenzione anche la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa del Carmine e, poco fuori città, il Gran Priorato di S. Andrea (XII secolo), in stile romanico con influenze arabe e bizantine.

Al suo interno si trovano affreschi databili tra il XII e il XV secolo — tra cui una Crocifissione di S. Andrea, una Pietà, una Resurrezione e la celebre “Madonna dalla Faccia Grande”.

Il Priore del complesso godeva di dignità pari a un vescovo e sedeva nel Parlamento del Regno.
L’ultimo priore fu nominato nel 1907: il canonico C. Minacapilli.

NOTE
Alcune notizie qui riportate sono state tratte dal libro “Quattro passi a Piazza Armerina” autore Ettore Messina (Papiro Editrice), a cui si rimanda per maggiori approfondimenti.